18/04/2024

Scarseggiano i camionisti con formazione in Gran Bretagna

Il 1° gennaio 2021 la Gran Bretagna ha lasciato l’unione doganale dell’Unione Europea. Le conseguenze non sono state poche, soprattutto nel settore dei trasporti. A dieci mesi dall’effettiva uscita del Regno Unito dall’UE cominciano a manifestarsi le difficoltà di uno Stato che non era più abituato a correre da solo. In Gran Bretagna oggi c’è grande scarsità di materie prime come latte, formaggi e benzina e la ragione di questo fatto risiede principalmente nella carenza di autisti formati che queste merci le possano trasportare.

La situazione è ormai degenerata e una gran parte delle stazioni di rifornimento è chiusa con il cartello “No fuel available”. La popolazione per paura continua a prendere d’assalto le stazioni rimaste riducendo ulteriormente l’offerta.

Per questo motivo il governo del Regno Unito ha deciso di concedere eccezionalmente più di 10.000 visti di lavoro temporanei a chiunque possa aiutare a risolvere la situazione. Oggi più che mai è necessario premere sull’acceleratore sulla ricerca di risorse umane e aziende che possano supplire ai bisogni dei cittadini inglesi, nel settore dei trasporti in primis. Agli autisti va però offerta anche la possibilità di accedere alla formazione sul cronotachigrafo.

Effetto Brexit: mancano la benzina e i beni primari in Gran Bretagna

Quando il primo gennaio del 2021 il Regno Unito ha abbandonato l’unione doganale dell’UE (Brexit) un accordo c’era stato: un accordo commerciale rinforzato fatto in fretta e furia e siglato all’ultimo minuto che non ha impedito l’introduzione di dazi per molte merci. Le attività di import export sono diminuite drasticamente e così anche i servizi di trasporto. Le aziende di questo settore preferiscono infatti dirottare i propri camionisti verso mercati meno costosi e più accessibili della Gran Bretagna creando un grande vuoto ora da colmare.

I beni più colpiti da questa crisi sono quelli dell’industria casearia (latte, latticini, formaggi e gelati) e la benzina. Gli allevatori inglesi sono addirittura costretti a buttare il latte che in tempi normali avrebbero distribuito senza problemi. In questo periodo stanno cercando di adottare soluzioni alternative, come la vecchia consegna a domicilio, ma purtroppo non basta: servono autisti formati che distribuiscano le merci su larga scala.

Stesso discorso per la benzina. Il prezzo del greggio è salito alle stelle, non tanto per la mancanza effettiva del prodotto, quanto per i costi del suo trasporto. La nuova burocrazia e i dazi sono i principali elementi che scoraggiano le aziende di trasporti europee dal voler tornare a operare nel Regno Unito.

Camionisti da formare cercasi

La soluzione proposta dal governo inglese è quella di concedere più di 10.000 visti di lavoro temporanei per risolvere la situazione. Si tratta di autorizzazioni a operare in territorio inglese che valgono da ottobre a dicembre e che cercano di prendere tempo: in questi tre mesi la speranza è quella di riuscire a trovare e formare 100.000 autisti o di poter rinegoziare ancora una volta gli accordi commerciali con l’Unione Europea.

La scelta di concedere i visti così facilmente è decisamente inaspettata e in controtendenza rispetto alle politiche conservatrici del governo attuale, ma sembra che la situazione non permetta compromessi. Una volta trovate le risorse umane sarà necessario formarle. L’organizzazione di corsi di formazione per conducenti è un tema molto caldo. Senza la formazione adeguata il personale non sarà pronto a entrare in azione e a ristabilire l’ordine nel settore dei trasporti.

La sfida dei prossimi mesi sarà proprio questa: insegnare un mestiere a migliaia di persone, organizzando corsi sull’uso del cronotachigrafo, sugli orari di lavoro e sui comportamenti da tenere alla guida. Il governo si è mostrato molto collaborativo in questo senso, cercando di velocizzare il più possibile i passaggi burocratici perché gli autisti si possano concentrare solo sulla loro formazione e possano entrare in azione fin da subito.

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