Se in Italia nel 2019 i debiti non ancora pagati ammantavano ad oltre 30 miliardi di euro un motivo ci sarà. Migliaia di italiani si sono trovati (e si trovano tutt’ora) nella spiacevole situazione di non riuscire a pagare regolarmente i debiti contratti in precedenza.
Tutto questo è la naturale conseguenza di una crisi economica senza precedenti e di una società consumistica che spesso e volentieri preferisce acquistare e pagare a rate prodotti di cui non ha realmente bisogno e che non può davvero permettersi.
Ma quando i debiti diventano troppi e non si riesce più a farvi fronte quali sono le conseguenze e soprattutto esistono delle scappatoie legali?
Come ricorda il portale soluzionedebiti.net in tutte le sue guide, quando non riesci a pagare i debiti esistono delle soluzioni normative, come il saldo e stralcio o la legge sul sovraidebitamento.
Questi strumenti sono in grado di adattare l’importo dei debiti alle reali disponibilità del debitore.
Cosa succede quando non paghi un debito regolarmente
L’unica conseguenza è quella di vedersi pignorati parte dei beni mobili ed immobili che fanno parte del proprio patrimonio. Tali bene vengono pignorati e quindi messi all’asta al fine di ricavare le somme necessarie per soddisfare i creditori.
Tra queste c’è il saldo e stralcio, una procedura che ti permette di accordarti con il creditore per ridurre l’importo del debito pagando quanto dovuto in un’unica rata.
Vediamo come funziona questa procedura.
Come funziona il saldo e stralcio
Lo dice già il nome stesso. Il saldo e stralcio offre la possibilità di saldare un debito (ciò significa che il creditore non potrà vantare più nessun diritto) e stralciarne l’importo, riducendolo anche fino al 80%.
Il saldo e stralcio può essere applicato su qualsiasi tipologia di debiti:
- Sui debiti tra privati
- Tra privati ed aziende
- Sui debiti con il fisco.
Ma il creditore perché dovrebbe accettare di vendersi ridurre l’importo del credito? In situazioni estreme in cui è palese che il soggetto titolare del debito non riuscirà mai a rimborsare l’intero importo, il creditore cerca di salvare il salvabile.
Quindi accetta di incassare una somma minore rispetto a quella inizialmente pattuita, pur di non perdere l’intero ammontare del credito.
Il creditore potrebbe non accettare l’accordo in situazioni differenti in cui recuperare le somme a lui dovute potrebbe essere più agevole. Ad esempio, immaginiamo un prestito garantito da un’ipoteca su un immobile. In questo caso il creditore può ricavare l’importo del credito dalla vendita all’asta dell’immobile.
In tutti casi in cui il debitore non dispone di beni pignorabili sufficienti a soddisfare il creditore, quest’ultimo potrebbe essere molto più propenso ad accettare la proposta di saldo e stralcio
Non riesci a pagare i debiti? Prova con la Legge sul sovraindebitamento
Ma il saldo e stralcio non è l’unico strumento normativo in grado di risolvere una crisi da sovraindebitamento.
Un’alternativa è rappresentata dalla legge 3 del 2012, nota anche come legge salva suicidi o legge sul sovraindebitamento.
L’obiettivo di questa normativa è permettere a tutti i soggetti non fallibili, quindi privati e piccoli imprenditori, di trovare un accordo con i creditori per ridurre l’importo del debito contratto in precedenza.
In questo modo, anche chi si trova in grande difficoltà finanziaria ed economica, ha l’opportunità di risanare la propria posizione debitoria ritrovando la serenità perduta.
La legge sul sovraindebitamento prevede 3 differenti procedure. Quella prevista per i consumatori, ovvero i privati cittadini come pensionati e lavoratori dipendenti, ha come oggetto un accordo coattivo per i creditori. Ciò significa che questi ultimi non possono impugnare l’accordo stesso.
Il piano di rientro deve essere redatto da un organismo noto come OCC ed omologato dal tribunale del Comune di residenza del debitore.
Perché è importante richiedere una consulenza
A prescindere dagli strumenti normativi, quando pagare i debiti diventa complicato la prima cosa da fare è rivolgersi a dei legali specializzati proprio nella gestione di situazioni del genere.
Le crisi da indebitamento sono ormai all’ordine del giorno ma per riuscire a liberarsi dall’incubo dei debiti non pagati è necessario affidarsi a professionisti in grado di risolvere la situazione nel mondo migliore possibile e soprattutto velocemente.
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