Con lo sviluppo delle migliori tecnologie di intelligenza artificiale (IA), il timore di essere sostituiti da robot nel proprio lavoro è dietro l’angolo.
Decenni fa si pensava che a temere dovesse essere solo chi svolge mansioni manuali. L’opinione comune era che un robot non avrebbe mai potuto svolgere compiti “mentali” al posto di un essere umano.
Nell’ultimo decennio tante cose sono cambiate. Lo sviluppo di nuove IA ha dimostrato che è possibile per dei programmi mostrare segni di raziocinio.
Non siamo ancora arrivati a Skynet, ma il lavoro umano sembra insidiato sempre in più ambiti.
Nel campo dell’elaborazione dati, chi lavora con software come Excel potrebbe essere spaventato dal sapere che l’IA è arrivata anche lì.
Eppure non c’è nulla da temere.
L’uomo avrà ancora il compito principale, e seguire dei corsi di Excel, imparando a usarne tutti gli strumenti, costituisce ancora un’ottima scelta.
Come accaduto finora, anche in quest’ambito verranno delegati alle macchine solo i compiti più ripetitivi e “di fatica”.
In questo articolo illustreremo cosa sta succedendo e quali sono le prospettive future.
Rischiamo di essere sostituiti dai bot?
Quando si tratta di raggiungere i migliori risultati possibili, circondati dalla concorrenza, bisogna spremere al massimo qualunque risorsa che si abbia a disposizione.
Ecco perché le grandi aziende hanno bisogno di spingere Excel al massimo delle sue potenzialità.
Sfruttare in maniera ottimale ognuna delle sue funzionalità non è semplice, e spesso l’intervento umano non è così efficiente come si vorrebbe.
Per questo negli ultimi anni si sta ricorrendo sempre maggiormente ai più recenti ritrovati nel campo dell’intelligenza artificiale.
Spesso su internet sentiamo parlare di bot. Si utilizza questo termine solitamente quando si vuole indicare un software fatto ad hoc per ripetere sempre la stessa operazione.
Siamo nel campo della RPA (Robotic Process Automation).
Dal semplice inserimento quotidiano di dati alla preparazione delle fatture, qualunque compito ripetitivo si presta facilmente a errori. Eseguire continuamente lo stesso task sfianca la mente e rende difficile mantenere la concentrazione.
Dunque l’utilizzo di software di RPA può tornare estremamente utile in casi come questi.
Di base questi software non rappresentano delle intelligenze artificiali vere e proprie. Infatti non sono in grado si apprendere, ma solo di ripetere sempre le stesse azioni.
Tuttavia si sta lavorando per far agire questi due mondi in maniera complementare, in modo che i bot possano avere la capacità di modellare il proprio operato a seconda della situazione.
E l’interesse per l’utilizzo massivo di RPA è tale che Microsoft ha recentemente messo a disposizione dei suoi utenti Power Automate Desktop.
Si tratta di uno strumento in grado di automatizzare flussi di lavoro all’interno di Windows e gratuitamente scaricabile dai possessori di Windows 10.
Così i robot forniscono “superpoteri” a Excel
L’utilizzo di programmi di automazione sta iniziando a essere affiancato ai processi gestionali delle grandi aziende per migliorare l’operato di Excel. In un certo senso è come se i robot abbiano dotato Excel di “superpoteri”.
Ciò non significa che il lavoro umano sarà presto obsoleto anche nell’elaborazione dati. Piuttosto ci sono i giusti presupposti per una solida cooperazione tra umani e macchine.
Ma ci sono determinati task, soprattutto quelli ripetitivi, che i software di IA possono svolgere più efficientemente.
L’inserimento di dati da fonti esterne a Excel può ad esempio avvenire molto più rapidamente e con un minimo dispendio di risorse umane. Sarà un robot, ogni giorno, a connettersi a tutte le fonti esterne, estrapolare i dati e caricarli nei fogli di calcolo.
All’umano resterà solo da aprire il documento Excel e lavorare sui dati già preparati dalla macchina.
Un altro nodo cruciale nel quale le IA possono dare un vantaggio è quello legato alla sicurezza. Quando si ha a che fare con fonti esterne, ogni computer del sistema connesso con esse è a rischio di essere danneggiato da attacchi informatici di qualunque tipo.
Delegando tutti i compiti di interfaccia verso l’esterno a un singolo robot, attraverso un unico sistema, i rischi diminuiscono notevolmente. Si ha infatti un solo punto di accesso presso il quale è possibile mettere a punto i migliori strumenti di sicurezza disponibili, senza esporre l’intera rete interna.
Infine qualsiasi lavoro svolto dall’IA sarà certamente meno soggetto a errori rispetto al lavoro umano. Questo è tanto più vero nel caso di task ripetitivi.
Un super Excel, dunque, a disposizione delle aziende più innovative e ambiziose.
Ecco perché non si deve aver timore delle recenti innovazioni nell’intelligenza artificiale.
L’uomo è ancora indispensabile per “istruire” e “supervisionare” la macchina. E il panorama futuro è di cooperazione, non di concorrenza.
Skynet dovrà rimanere ancora recluso nelle pellicole.
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